Nel corso del 2006 la filodrammatica ha pubblicato il volume “IL TEATRO A TESERO” che racconta i primi 135 anni dell’attività teatrale in paese. Nello stesso è riportata una singolare vicenda avvenuta nel 1907, quindi esattamente un secolo fa.
Da questo racconto, interamente basato su documenti originali conservati presso l’archivio comunale di Tesero, è nata l’idea di allestire questo spettacolo subito accolta dal comitato Corte, supportata dai Vigili del Fuoco di Tesero e impreziosita dell’intervento del quartetto d’archi diretto dal maestro Ezio Vinante.
Le lettere che verranno citate, i personaggi nominati e quelli direttamente coinvolti, a partire dal Capocomune di allora Giovanni Delladio, sono elementi autentici di una contesa che, sviluppatasi intorno alla passione per il teatro, offre di riflesso uno scorcio della vita di allora. E’ sorprendente notare come nell’ asburgico Trentino del tempo, anche nei paesi di montagna, l’analfabetismo fosse fortemente contrastato e gran parte della popolazione, di tutti i ceti, sapesse leggere e scrivere. E lo facesse in italiano, nel rispetto della minoranza linguistica (si direbbe oggi) dell’austriaco Impero. Questo ci ha permesso di trovare nero su bianco i fatti e di poterli riproporre, pur adattati drammaturgicamente, nello spettacolo.
La vicenda si svolge nel mezzo dei lavori di costruzione del palco che, evidentemente incompleto, riproduce gli elementi coreografici di allora. Con un po' d'immaginazione piazza Benesin può tornare ad essere quella di 100 anni fa, priva di rumori che non fossero l’acqua della fontana che scorre o il sobbalzare delle ruote di un carro sul selciato.
Programmazione
Domenica 29 luglio 2007 ore 21.00