La rappresentazione mette in scena, in una specie di viaggio nel tempo, una movimentata riunione del direttivo della Filo nella primavera del 1958. Si deve decidere cosa programmare nel corso dell’anno ed è un incontro piuttosto delicato sia perché si usciva da un periodo molto prolifico e ricco di soddisfazioni sia perché da poco un nuovo arciprete si era avvicendato alla guida della parrocchia. E, di fatto, alla guida della Filo che, pur avendo un proprio presidente e direttivo, doveva tener in gran conto i pareri del parroco.
Non abbiamo un resoconto dettagliato delle riunioni della Filodrammatica del 1958. E' quindi innegabile che lo spettacolo ne prenda solo spunto. La cosa certa, perché riportata a verbale, è che il 13 aprile del 1958 andò in scena nell’allora teatro parrocchiale di Tesero l’operetta “Il lago incantato” con un incasso quasi da record di 78.195 lire. E quello spettacolo inaugurò il periodo d'oro delle operette che, negli anni ’50, vide il consolidarsi a Tesero di un forte sodalizio fra le realtà del paese: Banda, i vari cori, Filodrammatica. Da qui la scelta di rappresentare spesso delle operette che ben coniugavano la capacità espressiva di tutti.
Lo spettacolo è stato costruito per la rappresentazione all'aperto, in piazza Benesin, in occasione della serata inaugurale delle “Corte de Tiezer 2008” ma vedrà in autunno anche una replica in teatro.
