Storia

Le prime notizie

La ricerca storica sulla recitazione in teatro a Tesero fa risalire alla data del 12 luglio 1871 la prima notizia di un gruppo costituito con relativo diploma di affiliazione ad analoga società diocesana di Trento.
Più di un secolo di vita quindi per un’attività, quella teatrale, che ha sempre costituito per il paese di Tesero terreno di fertile aggregazione sociale. A ricordo di molti, infatti, erano ricorrenti le recite su palchi improvvisati, sia in cortili, sia in soffitte e fienili, opportunamente ripuliti e adattati allo scopo, e davanti ad un pubblico attento e soprattutto divertito.

Si può ipotizzare che, nel tempo, le compagnie di attori girovaghi che percorrevano le vallate del Trentino abbiano contagiato assai benevolmente anche le menti degli auditori locali invogliandoli ad emulare, così per divertirsi un pò, quei nobili attori. Troviamo infatti, nei cenni storici di quell'epoca, che in Tesero sorsero ben due compagnie di filodrammatici: una propriamente denominata "dilettanti" e l'altra invece che faceva capo all'organizzazione ecclesiale della parrocchia che dal 1871 prese la denominazione di "Filodrammatica San Pancrazio". La cronaca, documentata da numerosi botta e risposta epistolari con l'amministrazione comunale e addirittura con la Regia Luogotenenza di Insbruck, riporta una certa rivalità fra le due compagini in parte dovuta alla esclusiva disponibilità del nuovo Teatro Oratorio S.Pancrazio alla omonima Filodrammatica che, di fatto, costringeva i "dilettanti" ad arrangiarsi con palchi improvvisati nelle "corti" all'aperto del paese. Insomma, attraverso le vicende legate all'attività teatrale è possibile ripercorrere parallelamente una buona fetta della storia del teserana del novecento. Situazioni che offrono uno spezzato del modo di vivere del recente passato di questa comunità.

Il libro

La fine del secolo scorso stimolò nel consiglio direttivo della Filodrammatica "Lucio Deflorian" di Tesero l’idea di raccogliere qualche notizia riguardante la sua storia e stendere così un curriculum vitae da utilizzare come presentazione del gruppo. Il già presidente e socio Pietro Delladio, incaricato della ricerca nei primi anni del duemila, raccolse tento materiale da suggerire la realizzazione di un vero e proprio libro che vide la luce nel 2006, in occasione dei 135 anni dell'associazione. Facendo riferimento a quel libro "Il teatro a Tesero - 135 anni delle filodrammatiche locali tra arte e passione" citiamo in questa pagina alcuni stralci che aprono delle finestre su questo affascinante percorso:

... l’esistenza del primo gruppo di filodrammatici a Tesero ci riconduce ad esaminare i documenti depositati in Parrocchia o in Comune e che riguardano la Società della Gioventù Cattolica. Sappiamo anche, per nostra conoscenza personale, che la filodrammatica che ha operato fino al 1972 era denominata “Filodrammatica San Pancrazio” ed era espressione di una parte dell’associazione parrocchiale dell’Azione Cattolica. Nessuno ci aveva mai informato da dove veniva quell’intestazione, del perché sia stata scelta, quando e come. Il mistero è stato risolto quando fu possibile rilevare da una lettera inviata al Comune di Tesero, scritta in data del 1° gennaio 1872 dagli iscritti alla Società della Gioventù Cattolica, i quali intendevano informare il Comune di aver ottenuto in data 12 luglio 1871 il relativo “diploma” di affiliazione ad analoga società diocesana di Trento, e di aver dato alla loro società una precisa denominazione, intitolando la stessa come “Società della Gioventù Cattolica S. Pancrazio.”...

L'anno 1904 vede l'inaugurazione del nuovo Teatro Oratorio che per decenni accompagnerà l'associazione e le sue attività:

... tutti i Teserani sono orgogliosi della realizzazione; molti di loro in quegli anni si sono prodigati a prestare anche gratuitamente la loro opera preziosa, a costo di personali sacrifici ed offerte... La Soc. della Gioventù, che d’ora in poi diventa Soc. Agricola Operaia Cattolica S. Pancrazio, prende in consegna anche il teatro e s’incomincia ad attrezzarlo convenientemente.

Non è stato possibile documentare quali lavori teatrali fossero stati allestiti e andati in scena nel primo anno di apertura del nuovo teatro ricreatorio ma di una delle prime commedie rappresentate esiste il documento, con la data:

14 febbraio 1906 dramma in 4 atti “Il tiranno di Padova” alle ore 12...

Dal 1908 in poi sono stati trovati i permessi che l’autorità dell’I.R. Luogotenente di Cavalese e del Comune dovevano regolarmente rilasciare, dopo averne controllato i libretti, relativi a tutte le opere drammatiche da rappresentare, sia nei teatri che sulle piazze. In questi comunicati ufficiali sono indicati i titoli dei drammi o farse e la data della rappresentazione ...

  • 15 gennaio 1908 - Il Conte di Montgomery - ore 12,00
  • 5 febbraio - Macbeth tragedia di Shakespeare
  • 12 febbraio - Il Conte di Montgomery - ore 12,30 al quale farà seguito la farsa “I tre soci disperati”
  • 19 febbraio - replica del Macbeth - ore 12,30 e replica della farsa “I tre soci disperati”
  • 2 marzo - Accademia musicale-drammatica - Rappresentata dalla Compagnia Filodrammatica del Ricreatorio di Predazzo
  • 27 settembre - farsa “Le furberie di Scapino” - ore 15,30

Le annotazioni tratte dai verbali del consiglio direttivo evidenziano l'intreccio fra la storia dell'associazione e la ben più drammatica Storia del Novecento:

- Anno 1913 -
8 gennaio - Viene delegato come Assistente ecclesiastico della società il cooperatore M.R. don Francesco Banaletti. Come assistenti al Presidente per la regolare distribuzione di bibite per i commedianti e aiutanti vengono nominati Zanon Ernesto e per l’orchestra Tonini Andrea. E come direttori-macchinisti-vestiario ecc. vengono scelti Pattis e Barbolini Egidio.
16 febbraio - A schiarimento dell’antecedente protocollo si decide che Pattis sia il direttore di scena e il Barbolini tenga la custodia del vestiario e faccia all’occorrenza la distribuzione. Dare un po’ di bianco alla camera uso teatro.

- Anno 1914 -
11 gennaio - Si decide di alzare i prezzi d’entrata al Teatro nel modo seguente: per gli scolari stando in piedi cent. 10, per gli adulti 20, per gli adulti seduti cent. 30, per gli adulti seduti loggia cent. 40, per gli adulti seduti riservati cent. 60

- Per causa della guerra il Registro non segna più alcun verbale di riunione fino al 1919 -

Leggendo i verbali ci si rende conto di come le rappresentazioni in teatro nel periodo invernale degli anni Venti e Trenta, si susseguissero con elevata frequenza:

  • 1° gennaio 1937 - “In Israel” 3 atti di Rambelli (già rappres. nel 1920-21). Incasso di lire 536
  • 6 gennaio - replica dello stesso. Incasso di lire 112,50
  • 17 gennaio - “I Cavalieri del principe Ako” comm. in 3 atti di C. Repossi. Incasso di lire 285
  • 31 gennaio - replica della stessa. Incasso di lire 200
  • 7 febbraio - “Il fornaretto di Venezia” dramma in 5 atti (già rappres. nel 1914). Incasso di lire 439
  • 9 febbraio - replica dello stesso. Incasso di lire 600
  • 28 marzo - “Re Lear” dalla tragedia di Shakespeare - recitata dai vecchi filodram. Incasso di lire 670
  • 11 aprile - replica dello stesso. Incasso di lire 249

Gli anni Cinquanta e Sessanta sono definiti "il periodo d'oro dell'operetta" per la Filodrammatica e le rappresentazioni riportate a verbale ne danno la misura:

  • 27.10.1952 - “Ma chi è?” operetta in 3 atti di Marcello Cagnacci. Incasso Lire 27.530
  • 28.08.1955 - “Volendam” operetta di M. Longoni e V.Borroni. Incasso non registrato
  • 12.08.1956 - “Zingari che tipi” operetta di Mario Longoni e Virginia Borroni. Incasso Lire 87.870
  • 13.04.1958 - “Il lago incantato” operetta. Incasso Lire 78.195
  • 12.02.1964 - “Ma chi è?” operetta di Marcello Cagnacci già rappres. nel 1952. Incasso Lire 256.795
  • 02.08.1966 - “Fior di loto” operetta in 3 atti di Romolo Corona 3 recite. Incasso Lire 198.100
  • 23.05.1967 - “I quattro cappuccetti verdi” operetta in 3 atti di M. Longoni e V. Borroni. Incasso Lire 66.150

Gli ultimi anni del vecchio oratorio

E' alla metà degli anni Sessanta che, pur mantenento la caratteristica di filodrammatica amatoriale che operava nell'ambito dell'oratorio parrocchiale, l'associazione assume una conduzione più laica.

  • 25.04.1965 - La Cerimonia del 20° di fondazione della COFAS si tiene a Tesero
  • 12.12.1967 - “Questa felicità” comm. promiscua in 3 atti di S.Catani e L.Scatti
  • 13.03.1968 “Una ragazza imbarazzante” comm. promiscua in 3 atti di Gianni Baldelli

Questa commedia è stato l’ultimo spettacolo teatrale ufficialmente allestito dalla Filodrammatica San Pancrazio, ancora insignita di tale titolo, e nella quale, come previsto dal nuovo statuto vigente dal 1966, erano entrate a pieno titolo nella compagine societaria anche elementi femminili. Infatti, da qualche tempo, nell’allestimento di operette e commedie con apporto di musica e danze, l’inserimento di bambine, ragazze e signorine era avvenuto quasi per necessità logica e, soprattutto, senza patemi di sorta. Evidentemente i tempi erano già mutati rispetto al passato.

Negli anni Settanta il teatro e l’oratorio, a Tesero, furono chiusi come gestione parrocchiale. E di fatto anche l'attività teatrale subì un arresto. Sul finire del 1980 si venne a conoscenza che il Comune di Tesero era riuscito ad ottenere l’acquisto di tutto lo stabile dell’ex oratorio-teatro e che ne avrebbe curato manutenzione e riapertura. La nuova Direzione della Filodrammatica si convocò così l’8 novembre 1980 per assegnare le cariche sociali e, successivamente, concordare con l'Amministrazione Comunale la possibilità di allestimento di nuovi lavori teatrali.

Il nuovo teatro

Il 19 luglio 1985 la tragedia che ha funestato Tesero, la frazione di Stava e tutta la Valle di Fiemme coinvolge inevitabilmente anche la Filodrammatica che perde quel giorno 4 dei suoi soci: Lucio Deflorian, cantante, attore, aiuto scenografo, elemento trainante della filodrammatica a cui, nella successiva Assemblea, sarà intitolata la Compagnia; Felice Antoniazzi ed i gemelli Beppino e Giuliano Mich.

Lo storico teatro oratorio, a metà degli anni Ottanta, venne dichiarato definitivamente inagibile ed il Comune di Tesero progettò una nuova e più funzionale struttura. Si provvedeva quindi alla demolizione del vecchio stabile (estate del 1988) ed alla sua ricostruzione completata alla fine del 1992.

Il giorno 1° febbraio 1993 nella sala Bavarese del nuovo Teatro Comunale si riunisce in assemblea l'associazione. Sono presenti una quarantina di convocati che, dopo aver esaminato tutti gli articoli del nuovo Statuto, lo approvano all’unanimità. Dopo aver deciso di mantenere l’intestazione della Filodrammatica come “Associazione Filodrammatica Lucio Deflorian”, si passa alla elezione del Presidente nella persona del socio Mich Giancarlo.

100CinquanTeatro

Il 13 marzo 2022 si conclude il ricco programma "100CinquanTeatro" con lo spettacolo "Il giro del mondo... in 80 minuti". Iniziate già l'anno precedente, le celebrazioni per i 150 anni dell'associazione  vedono nell'intervallo la premiazione di 10 nuovi soci onorari. Qualche settimana dopo anche la Co.F.As. di Trento premierà la Filo di Tesero per il lusinghiero traguardo raggiunto.

Già l'anno successivo l'adozione, a livello nazionale, del Registro UNico del Terzo Settore (RUNTS) richiede un intervento di adeguamento dello statuto, come riporta il Verbale di Assemblea straordinaria del 19 aprile 2023:

L’Assemblea, con n. 19 voti favorevoli, n. 2 voti contrari e 2 astenuti delibera che il nome da indicare sul nuovo statuto è Filo di Tesero “Lucio Deflorian” ed il Presidente espone ai presenti la circolare inviata da COFAS per sollecitare le proprie affiliate circa l’acquisizione della qualifica di associazione di promozione sociale (APS).

L'assemblea elettiva del 2024 e la successiva prima riunione del nuovo  direttivo, in ottemperanza alle nuove regole statutarie, confermano alla guida dell'associazione, il socio Michele Longo quale presidente. Nella stessa riunione viene ribadita la "missione" associativa principale: quella di stimolare la frequentazione del teatro per i soci e la comunità,  proponendo spettacoli di quel teatro amatoriale che è fra le basi del patrimonio culturale di Tesero e del Trentino, con varietà di forme e di linguaggio teatrale come la pagina "Repertorio" e le news di questo sito testimoniano esaustivamente.

I commenti sono chiusi.